Nota dell'editore
Quando iniziai la mia carriera ed ebbi fatto
le prime esperienze artistiche , capii subito che con la mia Galleria
dovevo occuparmi solo dei veri artisti rivoluzionari . La conferma
la ebbi nel dopoguerra quando ebbi la fortuna di conoscere
Pierre Restany e unire il mio destino operativo al mio destino operativo
al suo pensiero rivoluzionario, che di volta in volta aveva il suo sbocco
culturale in un manifesto o in un libro che pubblicavo regolarmente, come
"Lyrism ed Abstraction" del '60, al quale seguirono il manifesto
"Les nouveaux realistes" del '60, il manifesto "Contro
l’internazionale della mediocrità/ Verso un’estetica generalizzata"
del’68 , e infine "Libro biancp dell'arte totale"del '69.
Questa stagione di lotte culturali
mi fece rivolgere lo sguardo li fece rivolgere lo sguardo al mondo
dei giovani scrittori italiani, sperando di scoprire e imbattermi un giorno
in un talento rivoluzionario, per la gioia di poterlo contare tra i nomi
dei grandi artisti che avevano lanciato con la mia Galleria . Anche perchè
- l'ho capito troppo tardi - i mercanti d’arte del futuro , se ne
esistono ancora, per fare delle loro Gallerie un epicentro globale
della cultura rappresentativa, avranno sia un loro grande pittore, sia
un loro grande scultore, ma anche un loro grande architetto, un loro grande
poeta, un loro grande musicista, un grande loro scrittore
e un loro grande filosofo e scienziato.
Ed ecco che, un anno fa, dopo aver fatto dei tentativi a vuoto , ebbi
occasione di conoscere Paolo Ferrari, giovane medico psicologo, una bella
figura di ricercatore, . Conversando con lui mi accorsi che ogni tanto
sul suo volto scendeva una luce di aria assortita, come se il suo pensiero
percepisse ignoti echi del vivere umano.
Poi mi parlò del suo lavoro, e a un certo momento mi disse che aveva scritto
un libro: questo.
Un libro che apre ai lettori nuovi spazi e voci dell'esistere, il libro
che sognavo di pubblicare.
Guido Le Noci
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