La
morte sconfitta e mutante |
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In quanto da sempre
manchevole - si mostrava in ogni occasione deficitario per qualcosa
- si trovò a dare scacco alla morte: la si può anche rappresentare
come un qualcosa che, una volta subentrato, tende con virulenza
ad occupare e soffocare qualsiasi spazio sia stato lasciato libero
e vuoto. Egli l'aveva sconfitta proprio grazie a quella sua insufficienza
perenne, che lo faceva quasi incapace di stare al mondo: proprio
la morte alla fine s'era arresa, non potendo con lui adeguatamente
soddisfare quel bisogno impellente di rendere tutto uniforme,
senza difetto, totalmente fermo, eternamente immutabile.
Egli s'era allora messo finalmente con il cuore in pace, pago
sulla riva del fiume, con il gusto di vederla transitare ormai
doma, simile in tutto e per tutto al flusso ininterrotto dell'acqua
che scorre, pronta ad occupare ogni più piccolo anfratto, una
materia all'apparenza uniforme, in realtà cangiante e volubile
in ogni sua più minuta particella.
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