Astratta Commedia di Paolo Ferrari Regia di Corrado Accordino Con C.Accordino, A.Conte, T.Amadio, S.Armentano, S.Villa
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Innovativa
per i contenuti che si esplicitano (i differenti stati d'un cervello-mente-
corpo), l'identità dei personaggi (esseri in continua trasformazione),
il luogo in cui la scena si sviluppa (una città rovesciata e
più volte replicata come in un interno cerebrale), nonché
per la musica appositamente creata secondo modalità di contenuto
e di forma in coerenza con il tutto, l'Astratta Commedia racconta le
vicende che conducono un gruppo di uomini, tra loro strettamente interconnessi,
ad un nuovo possibile stadio evoluzionistico maggiormente vuoto e astratto
rispetto a quello attuale. Tra perdite e riconquiste, tra ribellioni
e accettazioni, i personaggi, le cui identità in alcune fasi
non sono differenziabili l'una dall'altra secondo i consueti canoni
d'osservazione, si muovono alla ricerca di un varco onde oltrepassare
la soglia del vecchio sistema. Sotto la guida d'una differente attività
di pensiero - che si concentra in uno dei protagonisti - scoprono a
mano a mano, non senza resistenze ed ostacoli disseminati lungo il cammino,
l'esistenza di nuovi gradi di libertà e di affettività
propri d'un reale che ha accettato di dematerializzarsi, cambiando di
statuto e ampliando gli orizzonti della propria complessità. |